lunedì 21 gennaio 2019

Francesco Guccini, Canzone di notte n. 2

Francesco Guccini ha pubblicato Canzone di notte n. 2 nel LP Via Paolo Fabbri 43, disco del 1976 passato alla cronaca e alla storia perchè il titolo era il suo indirizzo autentico di quando abitava a Bologna.

Il brano in questione ha superato abbondantemente i quarant'anni: dunque, secondo i cultori dell'attuale filoneismo starnazzante e acritico, è un rottame antiquato e inservibile, per giunta maleodorante di comunismo e anarchia, da avviare insieme al suo autore al più vicino impianto di compostaggio, purchè provatamente ecologico, s'intende. 

Purtroppo, però, questa canzone mantiene ancora una sua disperata attualità, ben evidente per chi ascolti attentamente il testo.




P.S. Guccini, in realtà, non è e non è mai stato nè comunista nè anarchico, ma "il libertario è sempre controllato dal clero, dallo stato" e quello che conta non è la conoscenza critica, ma l'opinione social dei più che oggi inneggiano ai nostri ineffabili vicepresidenti del Consiglio.
Buon pro vi faccia, "stanche pecore bianche".
 

Nessun commento:

Posta un commento