sabato 1 dicembre 2007

Ci sono sostanzialmente due cose che non sono mai riuscito a tollerare in vita mia: la mediocrità e la stupidità. Purtroppo, e mio malgrado, ho dovuto constatare che entrambe ovunque abbondano e debordano, assieme alle loro consobrine e sorelle: presunzione e superficialità.
Viviamo nel rutilante universo dell'opinione e del glamour: chiunque abbia un aborto di sensazione, una presunzione mal riposta di conoscenza o un'attitudine camaleontica a mimare il potere, si ritiene in dovere di comunicarcelo e pretende - l'anima bella! - d'essere preso seriamente in considerazione.
E' questa la "fortuna dei blog" [non del mio e dei suoi due lettori, ovviamente ;-) !] e la loro inossidabile iattura.
Personalmente credo che chiunque abbia in mente di liberare parole nella virtualità - o di introdurne altre in risposta o feedback - farebbe meglio a valutare con sincerità se ciò sia effettivamente cogente e necessario e se la sua competenza in proposito sia plausibilmente e dimostrabilmente superiore alla propria millantante autostima.
So bene che l'auspicio è vano, ma a 43 anni, beato illuso, mi picco ancora di sognare...
Per chi ha tempo da perdere, consiglio un'attenta rilettura della Repubblica di Platone, magari in lingua originale: è quello, che vi - ci piaccia o meno, l'unico antidoto plausibile alla decadenza della democrazia in senso occidentale.
sw