Da quest'uomo ormai avviato lungo il declivio della vecchiaia, ma che io ricordo e immagino sempre più o meno quarantenne, ho imparato moltissimo. E' stato per molti e molti anni un fratello maggiore, l'icona della mia musica, lo specchio della cultura che mi affascinava e che amavo. Quanti libri ho letto, grazie alle sue suggestioni! E quanti giorni e notti ho consumato a suonare le sue canzoni!
"Incontro" è un gioiello che ha visto la luce su vinile nel lontano 1972, ma si tratta solo di un luogo "meno comune e più feroce" (chiedo venia a De Andrè!) e alquanto stereotipato: canzoni così non riescono a invecchiare e riascoltarle è sempre un incanto, una sorpresa, un soprassalto di emozione e l'inutile sforzo di atteggiarsi ad occhi asciutti...
sw