mercoledì 10 settembre 2008

Sara B., commentando il mio post precedente, dice che ha sentito molto la mia mancanza e ci aggiunge un "prof.!" che mi lascia di stucco: da quando in qua si sente "molto" la mancanza di un "prof."?! Son cose d'altri tempi, Sara mia! Oggi i "prof." non hanno quasi corso legale: quelli che amano ancora i loro studenti e si appassionano al loro lavoro non pare siano proprio così a buon mercato e numerosi! Ma, forse (e lo spero), mi sbaglio ed è solo la routine, la limatura costante e inesorabile della vita, lo scadimento nella considerazione sociale, la politica idiota che trancia presunte "riforme" sulle nostre teste ad avvilire la grinta e l'entusiasmo di molti colleghi che ho conosciuto "incendiari e fieri" ed oggi ritrovo "spompati" se non "pompieri". Tuttavia, devo gioiosamente riconoscere che è solo grazie ai miei ragazzi ("studenti" mi pare troppo anodino e abusato) se mi piace ancora ritrovarmi ogni giorno dietro - o davanti! - a una cattedra: poter condividere quotidianamente alcune ore con persone che sbocciano alla vita proprio davanti , e insieme, a te è un grande privilegio, prima ancora che una grande fatica e - raramente - una frustrazione! Mi resta un tremendo dubbio: sono ormai quasi 17 anni che "faccio" il prof. e che funesto o rallegro - a seconda! - le giornate dei miei studenti; mi ricordo parecchie studentesse di nome Sara, ma il cognome in sigla, ragazzi, è un bel rebus e l'alzheimer inesorabilmente galoppa! Dunque, mi appello alla vostra "humanitas": chi è davvero Sara B. ? Io ricordo una Sara B., studentessa della mia prima amata e indimenticata scuola, il Liceo Classico S. Bernardino da Siena di Udine, ma... ha superato la maturità nel 1998 (mi pare!) e vi sembra possibile che una ex allieva di dieci anni fa si ricordi ancora del suo "vecchio" prof.?! Non siate troppo pessimisti o scettici: grazie a Dio, tutto è possibile! Dunque, grazie di cuore e con autentico affetto, Sara, chiunque, comunque e dovunque tu sia! songwriter