Mi rifiuto di credere che non
potrò mai più incrociare la mia rotta e le mie dita con un uomo e un musicista
così.
Dunque, ci rivedremo senz’altro nelle
sterminate gratuite e interminabili session dell’aldilà, dove amici musicisti
strumenti parole risate affolleranno l’anima di gioia e curiosità.
Se l’eternità
esiste ma non è così, allora lasciatemi senza rimpianti al “nulla eterno” di
Foscolo e Leopardi (che rabbia, però, non poterli rivedere e discorrere
amabilmente con loro!).
Andrea
Allione ha suonato chitarra elettrica, acustica, slide e basso elettrico nel cd Doi
che io e Lino Straulino abbiamo registrato insieme nel 1999 e pubblicato nel
2000, ma ci ha anche amorevolmente accompagnato in alcuni concerti dal vivo.
Ricordo che
l’idea era nata dal produttore Valter Colle, il quale ci aveva proposto di
affiancare Andrea Allione (che allora viveva e lavorava in FVG) al nostro
lavoro in studio, lasciandoci piena libertà di cassare il tutto, qualora non
fosse di nostro gradimento.
In effetti,
il progetto era originariamente nato con un imprinting rigorosamente e
schiettamente acustico; due chitarre acustiche, due voci, armonica a bocca,
qualche ponderata sovraincisione e nulla più.
Poi è
arrivato Andrea con la sua utilitaria sovraccarica di magnifici strumenti a corda e l’aria
da folletto irridente: ha ascoltato i brani, ha registrato le sue idee in
aggiunta alle nostre e, alla fine, chi avrebbe avuto la stolida sfrontatezza di
dire di no a un regalo così...?
Sì, è vero,
è stato per qualche anno il chitarrista di Paolo Conte in tour mondiale, ma non
chiedetemi cosa ne pensava, aldilà dell’indiscutibile stima artistica...
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